L’Osservatorio Regionale degli Habitat e delle Popolazioni Faunistiche
L'Osservatorio Regionale degli Habitat e delle Popolazioni Faunistiche della Regione Basilicata è stato istituito con Delibera
di Giunta Regionale n. 1484 del 9 ottobre 2006, così come previsto dall’artico
7 della Legge Regionale n. 7 del 1995 ed è costituito presso l’Ufficio Parchi,
Biodiversità e Tutela della Natura del Dipartimento Ambiente.
L’Osservatorio ha il compito primario di promuovere le
ricerche per la raccolta e l’elaborazione dei dati relativi alla fauna
selvatica secondo le direttive fornite dall’attuale ISPRA (ex INFS); a tale
proposito le attività dell’Osservatorio sono in stretta collaborazione con
appunto l’ISPRA, l’Università di Basilicata, Istituti scientifici interessati
alla gestione e conservazione del patrimonio faunistico.
Tra le varie attività previste dalla citata DGR per l’Osservatorio ci sono:
-Monitoraggio negli anni della struttura dinamica delle popolazioni di fauna selvatica;
-Determinare gli indici di abbondanza delle specie oggetto di studio;
-Elaborare i dati del prelievo venatorio e pianificarlo in vista della conservazione delle risorse;
-Valutare e verificare l’attuazione dei piani di recupero e miglioramento ambientale per la ricostituzione degli habitat naturali e per la conservazione di specie in emergenza faunistica;
-Predisposizione del calendario venatorio, predisposizione di programmi di prelievo e di controllo, attività di conservazione della fauna e dei suoi ambienti, sulla base dei dati raccolti ed elaborati.
Dalla sua costituzione, l’Osservatorio ha posto in atto diverse attività di rilevante interesse faunistico venatorio e nello specifico:
-Monitoraggio della lontra – Lutra lutra (progetto PACLO);
-Censimento avifauna svernante (2009);
-Studio dei migratori (2009);
-Programma di reintroduzione di Cervo – Cervus elaphus (2006 – 2013) e del Capriolo – Capreolus capreolus italicus (2006 – 2014);
-Monitoraggio del Biancone – Circetus gallicus (2009);
-Monitoraggio delle immisioni di fauna selvatica da parte degli ATC (2006 – 2015);
-Progetto di conservazione della lepre italica - Lepus corsicanus (2010/2013-2015);
-Reintroduzione coturnice - Alectoris graeca sui monti del massiccio del Pollino, sui monti dell'Appennino Alta Val d'Agri – Lagonegrese, zona nord della Basilicata;
-Attività di verifica ambientale degli habitat, per la reintroduzione della Gallina Prataiola - Tetrax tetrax;
-Creazione banca dati dei danni da Lupo – Canis lupus tramite i dati reperiti grazie alle domande d’indennizzo trasmesse ai sensi della Legge Regionale 27 marzo 2000, n. 23 "Norme per il risarcimento dei danni causati alle produzioni zootecniche della fauna - APPROVAZIONE DATI DEI DANNI PERIODO 2000 – 2013;
-Progetto di monitoraggio del Lupo – Canis lupus nel materano (2013 – 2015);
-Approvazione dei dati di monitoraggio del Colombaccio – Columba palumbus in Basilicata (2014-2015);
-Censimento degli ungulati (cinghiale, cervo e capriolo) nelle aree protette (2013) e su tutto il territorio regionale (2014);
-Monitoraggio delle popolazioni di Capovaccaio – Neophron percnopterus in Basilicata (2013 – 2015);
-Azione per la conservazione della biodiversità nei siti Natura 2000 a Maratea – eradicazione Scoiattolo variabile – Callosciurus finlaysonii (2011 – 2015).